Nello studio dentistico vengono praticate tutte le discipline che
competono all'odontoiatria, che vanno dalla semplice prevenzione ed
estetetica, alla diagnosi e terapia medica e chirurgica delle
patologie che colpiscono non solo i denti, ma anche i vari tessuti
del cavo orale. Le varie discipline comprendono:
Prevenzione:
Come in tutte le branche della medicina, anche nell'odontoiatria
la prevenzione assume un ruolo fondamentale per la diagnosi precoce
di semplici patologie come la carie dentaria, che colpisce
soprattutto i bambini, o come la paradentosi, che colpisce
soprattutto gli adulti, fino ad arrivare a patologie più
gravi come i tumori del cavo orale.
Si può fare prevenzione sottoponendosi a semplici visite
periodiche.
Estetica dentale:
I difetti che alterano l'estetica dentale possono essere corretti
con diversi approcci clinici e dunque diverse procedure che, a
seconda dei casi, possono essere riassunte in:
- sbiancamento dentale;
- faccette estetiche;
- corone dentarie;
- terapie ortodontiche.
Ognuna di queste soluzioni presenta vantaggi e svantaggi, per cui la
scelta di una terapia in luogo di un'altra non può
prescindere da essi, ed è valutata da paziente a paziente
anche in funzione dei diversi aspetti clinici che si possono
presentare.
Sbiancamento dentale:
Per sbiancamento dentale s'intende, genericamente, ogni
trattamento che porta i denti ad apparire più bianchi. Le
modalità per ottenere tale risultato possono essere
sostanzialmente due:
- sbiancanti non decoloranti: esempio prodotti fisici e chimici
contenuti in alcuni prodotti tra cui dentifrici in grado di
eliminare solo le macchie superficiali dello smalto;
- sbiancanti decoloranti: sono prodotti a base di perossidi i
quali oltre alle macchie superficiali, sono in grado di modificare
il colore dei denti geneticamente determinato, o risultante
dell'invecchiamento.
Igiene orale:
L'igiene orale, non deve essere vista solo come la semplice
pulizia dei denti, ma va vista come mezzo indispensabile per il
mantenimento della salute orale, rappresentando al tempo stesso
un'ottimo ausilio per la prevenzione.
Parodontologia:
È la disciplina che si occupa della diagnosi e del
trattamento delle patologie che affliggono i tessuti che supportano
gli elementi dentari ossia il parodonto ( gengiva, cemento
radicolare, legamento parodontale e osso alveolare). Spesso i
sintomi non sono facilmente riconoscibili o comunque giudicati
irrilevanti dallo stesso paziente. Una diagnosi precoce,
indispensabile per la prognosi della malattia, viene favorita
essenzialmente da semplici visite periodiche (prevenzione).
Protesi dentaria:
La Protesi si occupa di ripristinare o sostituire elementi
dentali mancanti con manufatti protesici realizzati
dall'odontotecnico su precisa indicazione dell'odontoiatra. La
protesi si definisce:
- protesi fissa - il manufatto
protesico si appoggia su elementi dentari naturali e/o artificiali
(es. impianti). I manufatti protesici sono cementati o avvitati in
maniera permanente.
- protesi rimovibile - il manufatto
protesico è progettato per essere rimosso dalla
cavità orale, solitamente è mantenuto stabile da
ganci o attacchi e può sostituire alcuni elementi dentari
(protesi parziale) oppure l'intera arcata dentale (Protesi totale o
dentiera).
Implantologia:
L'implantologia si occupa della sostituzione di elementi dentali
compromessi o già mancanti, con impianti in titanio
attraverso un intervento chirurgico. Ad oggi l'implantologia
osteointegrata sta diventando una tecnica sempre più
frequente grazie soprattutto alla sua alta percentuale di successo
ed alla sua poca dolorabilità post operatoria.
Nel nostro ambulatorio, oltre all'implantologia osteointegrata
classica viene praticata, laddove consentito, anche l'implantologia
post-etrattiva a carico immediato la quale ci permette,
contestualmente all'inserimento dell'impianto, di confezionare un
dente provvisorio determinando minimi disagi estetici per il
paziente.
Conservativa:
L'odontoiatria conservativa si occupa di trattare le lesioni a
carico dello smalto e della dentina dei denti (in principal modo
dovuta a carie, ma anche a traumi) con la finalità di
restaurare la normale funzione ed estetica di quest'ultimi. Per
restaurare tali lesioni, è possibile utilizzare:
- una tecnica diretta caratterizzata dalla preparazione una
idonea cavità e successiva otturazione nella stessa seduta;
- una tecnica indiretta caratterizzata dalla preparazione di una
cavità, dalla presa di un'impronta che passa poi ad un
laboratorio odontotecnico per la costruzione di un intarsio che
verrà opportunamente cementato sul dente, dall'odontoiatra,
nel corso di una seduta successiva).
La tecnica diretta è la più frequentemente utilizzata
nel caso di lesioni piccole e medie; la tecnica indiretta di norma
è riservata alle perdite di sostanza dentale più
importanti. Fino a pochi anni orsono, il materiale più
frequentemente utilizzato per le otturazioni dei molari e premolari
era costituito dall'amalgama d'argento. Da qualche anno tale
materiale è stato progressivamente rimpiazzato dalle resine
composite, che permettono, oltre ad una migliore estetica, anche
l'esecuzione di cavità più conservative (cioè
meno destruenti nei confronti del dente trattato).
Endodonzia:
Si occupa delle lesioni dei denti gravemente compromessi con
interessamento pulpare (dove risiedono le terminazioni nervose). Il
suo scopo principale è la prevenzione e la cura della
parodontite periapicale. La tecnica consiste in una strumentazione
generalmente mista manuale-meccanica, determinando lo svuotamento
dei "canali" dei denti, la loro disinfezione e successiva
otturazione con materiali appositi. Spesso quando si riferisce al
paziente che il dente va devitalizzato, quest'ultimo ci chiede
un'alternativa. In realtà l'alternativa non c'è o
meglio per chiarire questo concetto è necessario comprendere
che la devitalizzazione già di per sè rappresenta
un'alternativa e cioè quella che ci permette di evitare
l'estrazione del dente stesso. Infatti l'endodonzia (terapia
canalare o devitalizzazione) rappresenta l'ultima possibilità
per poter lasciare il dente nel cavo orale.
Chirurgia Odontostomatologica:
Si occupa dell'estrazione di denti molto malati o distrutti che
non è possibile salvare con altra terapia (per esempio con
l'endodonzia), e dell'estrazione di residui radicolari; della
rimozione di radici o di denti rimasti inclusi o semi-inclusi
nell'osso come gli ottavi in disodontiasi; di frenulectomie,
alveoloplastiche, asportazione dell'apice di denti coinvolti in
processi infiammatori quando non trattabili con la sola endodonzia,
asportazione di cisti e tumori e neoformazioni del cavo orale. A
scopo implantoprotesico può rendersi necessaria l'elevazione
del pavimento del seno mascellare mediante innesto di materiale
biocompatibile (osso autologo o eterologo, fattore di crescita
derivante dalle piastrine ecc.). La chirurgia odontostomatologica
concerne anche l'estrazione di denti sani in casi di "affollamento
dentario" (situazione in cui la larghezza complessiva degli elementi
dentari di un'arcata è superiore alla larghezza dell'arcata
stessa) o ai fini di una corretta terapia ortodontica.
Ortodonzia
L'ortodonzia è quella branca rivolta alla correzione di
malposizioni dei denti, causate a volte da insufficiente o eccessivo
sviluppo di uno o di entrambi i mascellari. Spesso viene richiesta
per motivi estetici, ma il suo scopo è fondamentalmente
quello di ristabilire una corretta funzione masticatoria della
bocca. Esistono due grandi famiglie di trattamenti ortodontici.
L'ortodonzia fissa, in genere usata in pazienti adulti o in ragazzi
in dentatura permanente, si avvale di apparecchi che solamente il
dentista può togliere e, con forze meccaniche di fili
ortodontici, molle ed elastici, permette il riposizionamento
dentale. L'ortodonzia funzionale e/o ortopedica, che si usa in
pazienti in crescita, impiega apparecchi in genere rimovibili, ad
esempio il "Monoblocco di Andresen", il "Bionator di Balters",
l'"Attivatore di Funzione Frankėl" ecc. avvalendosi delle stesse
forze muscolari per guidare lo sviluppo delle mascelle e favorire il
corretto riposizionamento dei denti. Molto spesso un trattamento
ortognatodontico può essere composto da due fasi di
trattamento: la prima funzionale/ortopedica e la seconda ortodontica
con apparecchiatura fissa. L'ortodonzia fissa si avvale
eventualmente anche di estrazioni "strategiche" di elementi dentali
sani, allo scopo di creare uno spazio indispensabile al buon
riposizionamento dei denti malposti.
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